Maryna Sakalouskaya

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Otranto oggi. aprile 2011


http://www.otrantooggi.it/2011/04/18/dalla-lombardia-a-martano-un-inno-al-colore-e-all%E2%80%99arte-che-non-conosce-confini/


Categoria | Cultura, Martano
Dalla Lombardia a Martano, un inno al colore e all’arte che non conosce confini
Postato il 18 aprile 2011.

Sabato 16 aprile, al civico 11 di via Caprarica a Martano, l’artista Gianna Stomeo, titolare dell’omonima galleria, e il critico d’arte Pompea Vergano hanno presentato la collettiva “Dalla Lombardia un inno al colore”. Una esposizione in cui – sostiene la Vergaro – “si evince la ricerca, l’impegno e l’esperienza di artisti che provano a dare una risposta ai tanti impulsi della cultura, e vivono in ambiti differenti”.
La serata inizia con il consueto saluto di Gianna Stomeo e del sindaco di Martano Massimo Coricciati, che nel suo intervento esalta il lavoro di promozione culturale svolto dalla galleria e approfitta per rilanciare la mai appassita idea della famosa Biennale di scultura di Martano, ferma ormai da sette anni. Gli fa eco l’intervento del consigliere delegato Toni Iervoglini, che non lesina i complimenti al meritorio lavoro dell’organizzazione tutta. Il mix pittura, musica e danza, e poesia si apre infatti con un’altra scoperta del rinato panorama artistico salentino: Maria Cristina Galiotta, diciottenne martanese e ballerina fresca di spettacolo al Paisiello che si esibisce in danze ungheresi. Segue la lettura della poesia di Pavese “Agonia” da parte di Alessandra Ragusa, con cui si esalta la funzione dei colori utili al superamento dell’agonia stessa, secondo l’illustre poeta.
Dopo la breve intro, il progetto, che proseguirà perché dedicato a tutte le regioni italiane, entra nel vivo e Pompea Vergaro guida nella “lettura” delle opere di Antonella Agnello, Marisa Bellini, Matteo Bergamaschi, Guido Bettoni, Romano Buratti, Antonella Campi, Simona Cao, Claudio Fiori, Ada Garrone, Alessandro Gedda, Lydia Lorenzi, Mino Marra, Clementina Macetti, Lelio Menozzi, Patrizia Masserini, Gisella Moreschi, Pier Giorgio Noris, Pasquale Pierro, Brigitta Rossetti, Silvana Restelli, Maryna Sakalouskaya, Hayat Saidi, Gian Luigi Sarhtori, Daniela Savini, Luisa Secchi, Luciana Signorini, Andrea Silanos, Rosario Vesco: risultato, un percorso di conoscenza degli artisti lombardi con i loro profili più europei e globali rispetto ai nostri, più legati al territorio. I colori accesi, ospiti inaspettati delle pennellate lombarde, hanno stupito tutti i presenti per l’intensità e per il senso di libertà che infusi negli occhi dell’osservatore. Un filo conduttore che – sostiene la Vergaro – “viene fuori da solo senza costruzioni precedenti, un’esaltarsi di uguaglianze e differenze nei temi, negli stili, nelle ispirazioni che rende avvincente il percorso, dando un ritmo costante”.
La mostra si chiude con il binomio opera e poesia “Senza di te” di Luigi Sartori, letta da Gianna Stomeo con l’espressività dettata dalle parole della poesia scritte in maiuscolo e minuscolo. Ultima parte della serata dedicata a un viaggio nelle musiche di matrice popolare provenienti dal Mediterraneo: balcanica, klezmer e sefardita e dal Sud America: choro brasiliano, tanghi e milonghe argentine, con la fisarmonica dell’artista Rocco Nigro, l’esibizione di Savillanas e danze ungheresi della ballerina Maria Cristina Galiotta.
Fabio Tarantino

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